Epilazione: quali sono i rischi della luce pulsata

2022-12-08 10:48:41 By : Ms. Lisa Tan

L'epilazione con luce pulsata promette di risolvere definitivamente (o quasi) il problema dei peli superflui, ma è davvero sicura? Quali sono gli effetti collaterali da considerare? C'è pericolo nel fai-da-te? Le raccomandazioni dell'agenzia francese

Dopo secoli di dolorose cerette e inefficienti lamette, donne e uomini del terzo millennio hanno finalmente trovato una soluzione quasi definitiva ai peli superflui. Dai primi laser ad alessandrite, alla luce pulsata, ai laser a Diodo, l’evoluzione tecnologica offre ormai diversi metodi per l’epilazione definitiva. Attenzione però, perché dietro l’efficienza di questi metodi si nascondono alcuni pericoli, di cui non tutti sono informati e tra questi, purtroppo, nemmeno gli operatori.

L’ANSES, Agenzia francese per la sicurezza sanitaria, alimentaria e sul lavoro, in un recente comunicato avverte sui rischi derivanti dall’uso inadeguato della tecnologia IPL (intense pulsed light) e stabilisce le linee guida per un corretto utilizzo e per la prevenzione. Tra tutte queste sottolinea l’importanza di dotare il personale medico o gli operatori estetici di una formazione completa.

La luce pulsata funziona grazie ad una tecnologia simile al laser. Il fascio di luce agisce colpendo la melanina contenuta nel bulbo pilifero, riscaldandolo e facendolo scoppiare in modo definitivo. Per questa ragione, la luce pulsata è più efficace contro i peli scuri e laddove vi sia un contrasto con la pelle bianca.

Sono necessarie diverse sessioni per un risultato soddisfacente e di lunga durata.

La tecnologia a luce pulsata si usa anche per la decolorazione delle macchie cutanee, per il fotoringiovanimento e per il trattamento di alcune patologie dermatologiche.

La preoccupazione principale che ha portato alla diffusione del comunicato riguarda il fatto che i trattamenti di luce pulsata possono essere effettuati anche da personale non medico. Inoltre sono sempre più diffusi sul mercato dispositivi a luce pulsata per l’epilazione definitiva da utilizzare anche a casa, senza la supervisione di un esperto.

Tra i rischi e gli effetti collaterali più frequenti vi sono ustioni, insorgere di eritemi e vesciche. Inoltre, poiché la luce depigmenta la melanina presente nella pelle, potrebbe alterare il colore delle lesioni cutanee e quindi ritardare la diagnosi precoce di tumori della pelle come il melanoma.

Anche se la luce pulsata colpisce, in principio, solo il follicolo pilifero, in realtà esistono alcuni fattori di rischio relativi alle caratteristiche della pelle della persona, dall’utilizzo di alcuni farmaci e da alcune condizioni particolari, come lo stato di gravidanza e l’allattamento.  Anche la recente esposizione alla luce solare prima o dopo il trattamento può essere causa di ustioni.

Per ultimo, ma non meno importante, la luce pulsata può danneggiare gli occhi e la vista.

Tuttavia, per non buttare il bambino con l’acqua sporca, l’agenzia francese dei consumatori consiglia di permettere sia agli operatori sanitari e del mondo de benessere, che ai consumatori, di prevenire gli eventuali effetti avversi.

Innanzitutto, si dovrebbe garantire una formazione completa agli operatori, che permetta loro di identificare, per esempio, le situazioni che richiedono una diagnosi dermatologica previa al trattamento.

Inoltre, i produttori di dispostivi IPL per operatori non professionisti, dovrebbero fornire ai consumatori migliori informazioni sulle controindicazioni e le precauzioni da prendere prima di ogni sessione di epilazione.

Esistono situazioni e condizioni per cui è meglio evitare di sottoporsi a trattamenti di luce pulsata:

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Riceverai via mail le notizie su sostenibilità, alimentazione e benessere naturale, green living e turismo sostenibile dalla testata online più letta in Italia su questi temi.

Come far brillare casa senza plastica e sostanze inquinanti

Come rafforzare le difese immunitarie con gli integratori

Testata giornalistica Reg. nr. 77/2009 del 26/02/2009 presso il Tribunale di Roma